giovedì 29 gennaio 2015

CREMA DI CAVOLFIORE CON CROSTINI AL GORGONZOLA


Singapore, 29 gennaio 2015

Il brutto di questo residence dove ci tocca ancora stare fino agli inizi del prossimo mese son le pareti sottili. 
Il peggio, sono i vicini che trombano. 
Sera, notte e mattina, con una cadenza e un entusiasmo che nulla lasciano all'immaginazione.
Solo certezze.
Alla prima, sai esattamente che cosa stanno facendo
Alla seconda, che cosa preferiscono.
Alla terza,  tutte le certezze crollano, e quelle in materia, prima di tutte le altre,  tranne una- e cioè che la cinese che miagola e si dimena e che grida "again!!" e che si diverte come una bambina al parco giochi tutto è, del suo partner, fuorchè la moglie. 

Anche parlar di "rumore" non rende l'idea. Lei sembra un gatto in calore, lui la star delle hit per lo stordimento dei maiali. Insieme, una roba che neanche Wess e Dorighezzi, nei bei ritornelli, per capirci.

Io sto sotto- e il kamasutra non c'entra
Piuttosto, c'entrano le vagonate di sonno arretrato che pensavo di smaltire in questi giorni senza marito e che invece si accumulano inesorabili, lasciandomi stanca, stordita e furibonda. 
Come se non bastasse, è impossibile comunicare. 
Se sono fuori, non sono in casa. 
E se sono in casa...
Lasciamo stare. 

Di urlare "silent, please" dalla finestra, non mi va. 
Ci ho provato, a dire il vero, è venuto fuori un sussurro stridulo e imbarazzato  che è subito stato inghiottito dal mix di ruggiti e miagolii del piano di sopra. 
Di sparare musica a palla, dal pc, nemmeno: l'old fashioned ha solo roba soft e il rischio, semmai, è che ricomincino. 
E così, alla fine, sono ricorsa al solito vecchio avviso sulla porta. 
Che - errori a parte (prayers  e Van Pelt)- diceva così


(traduzione sommaria: carissimi vicini, le ultime ricerche in materia di sesso rumoroso dimostrano che più casino fate, più si avverano le preghiere del vicinato che invocano la brevità dell'atto)

Beh, se le ricerche dicono proprio così, onestamente non lo so.
Quello che so, però, è che il post it ha funzionato :-)

E quindi, bella carica dopo una intera notte di sonno, parto con la soddisfazione della prima richiesta dell'anno,che mi arriva da questa bella signora qui, il cui animo tenero vuol porre fine alle sofferenze di un cavolfiore che agonizza nel frigo, dandogli il colpo di grazia.
Ergo, si recupera la ricetta, pure nella duplice versione dietetica e goduriosa, ma sempre con il risultato assicurato della porca figura che, per l'ccasione, diventa "la morte sua"...



CREMA DI CAVOLFIORE CON CROSTINI AL GORGONZOLA
DOUBLE FACE




Versione triste

CREMA DI CAVOLFIORE E CROSTINI "COL BINOCOLO"

1 cavolfiore
1 patata grossa
1 cucchiaio di olioextravergine
1/2 litro di brodo vegetale (vedi sotto)
200 ml di latte scremato
sale
pepe
erba cipollina

per il brodo vegetale
una carota
un gambo di sedano
un pezzo di porro (col cavolfiore, lo preferisco alla cipolla)
due ciuffi di prezzemolo
1 foglia di alloro
una generosa grattugiata di noce moscata
2 litri e mezzo d'acqua

per i crostini col binocolo
un binocolo (per guardare da lontano i crostini di chi può permetterseli)

due ore prima, preparate il brodo
Lavate e mondate bene le verdure, tagliatele a pezzettoni e mettetele in una pentola molto capiente, coperte da due litri e mezzo d'acqua. Aggiungete le erbe e la noce moscata e portate ad ebollizione, a recipiente coperto e a fiamma media. Dopodiché, abbassate il fuoco e fate sobbollire per due ore, due ore e mezza: il liquido si restringerà, prenderà il colore dorato tipico del brodo e il sapore che le verdure avranno rilasciato in cottura. Scolate queste ultime con un mestolo forato e filtrate il brodo, attraverso un colino rivestito con una pezzuola di cotone o di lino. 
Di solito, non si mette sale, perchè fra gli umori rilasciati dalle verdure c'è anche quello: però, come al solito, dipende. Ci son certe verdure, oggi, che nella migliore delle ipotesi non sanno di niente e hai voglia a comprarle da Cartier: te ne accorgi solo quando è troppo tardi per correre ai ripari. 
Quindi, il consiglio è sempre il solito: assaggiate e lasciate che sia il palato a fare da giudice. Ricordatevi, comunque, che questo brodo è un ingrediente, non il piatto principale: entrerà giocoforza in contatto con altre componenti, ciascuna delle quali avrà la sua percentuale di sale. "tenetevi bassi"- e si decide alla fine

per la zuppa
Lavate il cavolfiore sotto l'acqua corrente, privatelo delle foglie esterne e di tutte le eventuali impurità e tagliatelo a cimette. Mettetele da parte.
Sbucciate bene la patata, togliete le eventuali impurità, lavatela sotto l'acqua corrente e asciugatela bene: tagliatela poi a tocchetti piccoli, su un tagliere, con un coltello affilato. 
Prendete una casseruola, piuttosto ampia e fatevi scaldare un cucchiaio d'olio, a fiamma media: versatevi i cubetti di patata, tutti assieme, salateli generosamente (se potete permettervelo), poi mescolate bene, con un cucchiaio di legno, in modo che si insaporiscano. Basta un minuto o due, non di più- e fate attenzione a che le patate non si attacchino al fondo
Unite poi le cimette di cavolfiore e fate insaporire anche queste, mescolando per circa un minuto: poi coprite con il brodo, caldo, quasi bollente, abbassate la fiamma e mettete il coperchio. 
Lasciate sobbollire piano piano, mentre la cucina si riempirà di profumi, i vetri si appanneranno e i soliti gnuranti chiederanno se per cena c'è un cadavere- no, sai, vista la puzza. 
Dopo una ventina di minuti, quando il brodo si sarà ristretto di circa la metà, controllate la cottura delle verdure: basta punzecchiarle coi rebbi di una forchetta. Se cedono, sono pronte. 
Prendete un frullatore ad immersione e riducetele in crema: liscia, omogenea, setosa. Niente piccoli pezzi, questa volta e, per accertarvene, passatela pure al setaccio. 
Poi rimettetela nella stessa casseruola dove è stata cotta e diluitela col latte: mescolate bene e scaldate, fin quasi a un passo dal bollore: aggiustate di sale, spolverate con pepe e servitela fumante, con erba cipollina, possibilmente fresca.


VERSIONE PORCA FIGURA

CREMA DI CAVOLFIORE E CROSTINI AL GORGONZOLA
(con variante ricca all'acciuga)



1 cavolfiore
1 patata grossa
1 cucchiaio di olioextravergine di oliva
300 ml di latte intero
brodo q.b.
200 ml di panna
sale
pepe
erba cipollina

8 fette di pane tostato
gorgonzola

facoltativo: 3 acciughe dissalate

 seguite lo stesso procedimento della ricetta precedente, fino alla parte in cui fate insaporire nell'olio le patate e il cavolfiore. 
La prima differenza è qui: anziché portarle a cottura nel brodo, usate il latte, rigorsamente intero. Se il latte dovesse restringersi troppo, prima che gli ortaggi siano cotti, allungate con un mestolo di brodo. 
Frullate in crema e passate al colino, poi rimettete tutto in pentola e allungate con la panna. Fate scaldare fin quasi al bollore e portate in tavola, fumante, cosparso di pepe e di erba cipollina tagliuzzata di fresco, se possibile.

Per i crostini
Affettate una baguette: lo spessore delle fette dipende dalla destinazione della zuppa: molto sottili se avete ospiti (sono più facili da mangiare), belle spesse a casa, dove non vi dice niente nessuno se ad un certo punto le mordete voracemente. 
Fate tostare leggermente le fette, senza farle scurire, poi disponetele su una palcca da forno e spalmatele di gorgonzola cremoso: non mettetene troppo, perchè durante il passaggio nel forno, il formaggio si scioglie, si spande sulla fetta e cola dappertutto, finendo sprecato (a meno che non decidiate di rimanere incollati con la lingua alla teglia, nel nome del "non si butta via niente")
Poco prima di servire, passate i crostini sotto il grill, 30 secondi, un minuto al massimo, alla massima potenza.

per la versione all'acciuga
Prendete tre acciughe sotto sale, sciacquatele bene sotto l'acqua corrente, per dissalarle bene;  diliscatele e ricavatene sei filetti. 
Scaldate l'olio nella casseruola e, prima di versarvi le patate, fatevi sciogliere i filetti di acciuga, a fiamma moderata, steperandoli con un cucchiaio di legno. 
State attenti col sale, perchè qui le proporzioni sballano.


A domani
Ale

English Version

..
Cauliflower cream and croutons with Gorgonzola cheese
DOUBLE FACE



Sad version

Cauliflower cream (and forget  the croutons)
1 cauliflower
1 large potato
1 tablespoon extra virgin oil
2 cups vegetable broth
200 ml skimmed milk
salt
pepper
chives

Peel potatoes, wash well and cut into pieces: the smaller they are, first they cook.
Heat the oil in a saucepan and add the potatoes, salt,  and cook for few minutes over high heat, stirring constantly.
Add the cauliflower, washed, peeled and cut and pour the broth, so as tocompletely cover . Lower the heat and continue cooking, covered, until potatoes and cauliflower are tender. The broth will have to be half- reduced
Whisk everything , so as to obtain a smooth cream. Put it back into the sauce pan, heat it and add the milk. Season with salt and pepper and bring almost to boil. Serve warm cream, sprinkled with chives


cheerfull version

1 cauliflower
1 large potato
1 tablespoon extra- virgin oil
300 ml milk
broth q.b.
200 ml cream
salt
pepper
chives

8 slices of toast
gorgonzola cheese (or roquefort)


Optional: 3 desalted anchovies

Do the same as the previous recipe except for the following variations 
1. cook  potatoes and cauliflower into milk : the broth only in case the milk has been consumed before the vegetables are cooked 
2. after whisking, dilute with cream 
3. serve with croutons sparkled with gorgonzola cheese  and grilled for a minute or two under the grill
4. If you like the match cauliflower / anchovies, you can dissolve them in oil, before adding the potato

Buon Appetito
Alessandra