lunedì 11 gennaio 2016

QUEL CHE RESTA DEL PORCO- SETTIMANA DEL MAIALE


miserevoli resti di un filetto di maiale alla senape con patate al forno

Sia  detto senza tema di smentita.
Se non fosse per il maiale, la sottoscritta non mangerebbe carne. 
Non ho detto che sarei vegetariana- e neppure pesciariana,come la mia amica Tamara. 
Dietro a una scelta del genere, c'è un concorso di motivazioni etiche che mi trovano d'accordo a metà, considerato che se di rispetto per gli esseri viventi si parla, allora bisogna rispettarli tutti e non solo alcuni, piante comprese.
Se pensate che le piante non soffrano, non avete visto le mie.
E neanche avete visto me, asfaltata dai sensi di colpa, che mi coccolo il prezzemolo ammosciato o il basilico rattrappito, affogandoli nell'acqua che mi son dimenticata di dar loro tutti i santi giorni- due volte al giorno, facendo fioretti a Madre Natura, che se sopravvivono, giuro che non lo faccio più.
Intendo dire: se dovesse applicare questo metro alla mia etica alimentare una come me, che battezza le aromatiche e intavola lunghe discussioni con la palma dell'ingresso, si nutrirebbe d'aria.
Non che questa non sia un 'ipotesi da scartare, sia chiaro, perchè i suoi vantaggi li ha. A me risolverebbe il problema del sovrappeso, per dire. 
E a mio marito, quello della moglie
"#Finalmentezitta"-  già me lo vedo, come epitaffio.
E comunque, tornando all'argomento, se non fosse per il maiale, bla bla bla.
Perchè a me, la carne non piace.
Ma il maiale...
Nemmeno. 
O meglio:non mi piace il maiale che sa di carne: non mi piace la coppa, non mi piace la spalla, non mi piacciono le interiora e, da quando sono qui, non mi piacciono le orecchie, neppure se fatte fritte e presentate sotto forma di chips.
Ma se parliamo di parti magre, come la lonza e il filetto, e soprattutto di salumi, allora il discorso cambia, e di brutto.
Io, una volta, mi son mangiata un salame intero, per dire.
E un'altra volta mezzo culatello.
Piccolo, ma sempre mezzo era.
E sorvolo sulle infinite notti passate a dire "non lo faccio più", attaccata alla canna del rubinetto, con una lingua simile a una millefoglie di carta vetro- o ai brufoli del giorno dopo,che se già erano esecrabili a 15 anni, figuratevi a 50. 
Ma tant'è.
Datemi un maiale-e me lo mangerò subito.
E non c'è blog che tenga....

Allora: lunedì 11 gennaio, II settimana del Calendario del Cibo Italiano AIFB, tutta dedicata a Sua Maestà il Maiale, rappresentato in tutta la sua maestosità da His Majestic Corrado Tumminelli. Il suo articolo è imperdibile, per cui lasciate perdere tutto quello che state facendo, compresa la lettura di queste pagine, per correre qui a bearvi di tutta la storia, ufficiale e ufficiosa, di uno dei grandi protagonisti della gastronomia italiana. 
Poi però tornate da queste parti :-)

considerata la passione, prevedo più contributi durante la settimana. Per cui li divido per due- e iniziamo con questi
Lonza al caramello salato con salsa all' arancia e zenzero
Arrosto di maiale al Calvados  con composta di  di mele e uva